Cartagena de Indias: affascinante Colombia

“Vedrai, a Cartagena ogni cosa è diversa.
Questa solitudine senza tristezza,
questo oceano incessante,
questa immensa sensazione di essere arrivato.”
Gabriel Garcia Marquez


Sunset in Cartagena de Indias, Colombia

La Ciudad Heroica, raccontata da Virginia.

Quando ho iniziato a scrivervi questo articolo ero seduta per strada, fra i colori pastello delle case coloniali del quartiere storico di Cartagena de Indias chiamato Getsemani. Circondata dai fiori, l’anima accarezzata dal sottile acquarello dell’amico pittore, che intinge le setole nell’aria colorata della città per trovare colore.

Sono seduta con un libro di poesia fra le mani, ma la poesia più bella da leggere è Cartagena stessa. Con la sua fresca e piena bellezza, ma anche le sue contraddizioni. Il lusso del Caribe e la povertà della favela. Una sedia in fronte al mare, bambini che giocano a pallone, tanti bambini, il mango, e il caldo, molto caldo. Il Castillo San Felipe che continua a proteggere la città dai pirati con i suoi cannoni. La Popa, monastero collocato nel punto più alto, che la protegge con croce e benedizioni. E che divide la Cartgena ricca dalla Cartagena povera.

C’è un punto dove le differenti bellezze della città si fondono, ovvero il Mercato Bazurto. Spettacolo unico di vita e commercio. Mettere piede nel Mercado significa attraversare una frontiera di odori e materia, entrare in una dimensione sospesa nel tempo, nell’aria calda e polverosa dove vibra il ritmo disordinatamente armonico delle urla e delle voci di uomini e donne. Personaggi che animano il Mercado, personaggi di uno spettacolo senza tempo. Su un palcoscenico a mille dimensioni, perché anche lo spazio è unico, uscito da un doppio sogno di Borges ed Escher. Un via vai incessante di persone, fra i banchi di spezie, teste di pesce, scarpe, banane, bancali di meravigliosa frutta esotica, cani, sporcizia, pentoloni di ottimo arroz (piatto colombiano a base di riso). Un tripudio travolgente di vita. Dove tutto e tutti diventano odore colore e musica. 

Un gruppo di giovani del luogo, meravigliosamente innamorati della propria città e del Caribe nelle sue molteplici manifestazioni, si sta dedicando alla valorizzazione di questo luogo, dando forma artistica a questa Torre di Babele di sensazioni, portando concerti e arte visuale. Il Mercato è già Arte, gli artisti con i loro murales traducono per noi profani il linguaggio antico ed eterno del luogo. Seguiteli, contattateli se volete avere uno sguardo diverso sulle infinite meraviglie del Caribe: Zoco Sorongo.

Cartagena è molto di più dell’incantevole pittoresco accrocchio di strade del centro storico, patrimonio dell’UNESCO. E’ una costante eccitazione dei sensi e dell’intelletto. Tutto qui sembra permanere eterno. La bellezza del Caribe: le case coloniali, le strade sporche, il cibo, i pesci, il mare, la fortezza e il monastero. I Pirati sempre attesi all’orizzonte… Benvenuti nella Ciudad Heroica!!!

Vi è piaciuto il racconto di Virginia? Se volete potete seguirla su Instagram @virginia_pocahontas.

Virginia al Mercado di Cartagena

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