Alla scoperta dell’isola corsa in tre giorni e mille chilometri su due ruote
Oggi ho voglia di fare un viaggio nel viaggio. Vi va di venire con me? Questa improvvisa condizione di lockdown forzato mi ha dato l’opportunità di frugare nei cassetti virtuali della mia memoria, per ripercorrere le avventure passate. Sono rimasto colpito da un’avventura in particolare e voglio raccontarvela. Si tratta del moto tour della Corsica in tre giorni, un’esperienza vissuta a cavallo tra la primavera e l’estate di qualche anno fa, quando ancora possedevo una due ruote, insieme al Moto Club di Cormano, paese dove sono cresciuto. Un’esperienza intensa, faticosa e a tratti complicata, ma ricca di appagamento. Sincronizzare tempi ed esigenze di un gruppo di una decina di moto e altrettante persone non è stato semplice, ma decisamente divertente e sfidante. Nelle prossime righe rivivremo le tappe dei tre giorni e scoprirete anche qualcosa del mio passato.

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- Da grande voglio essere un supereroe
- Organizzazione dell’itinerario
- Primo giorno – venerdì
- Secondo giorno – sabato
- Terzo giorno – il rientro
- Dove dormire
- Consigli utili
- Un pensiero speciale, f.b.l.
Da grande voglio essere un supereroe
Le due ruote mi hanno sempre attratto, fin da bambino. Da quando, all’età di cinque o sei anni vedevo i turisti tedeschi al porto di Genova imbarcarsi per Sardegna e Corsica in sella a quei cavalli con le ruote, così enormi visti dalla mia piccola statura da bambino… ricordo ancora le due particolarità che mi emozionavano maggiormente: la larghezza della gomma posteriore e la grandezza del numero indicato sul fondo scala dei tachimetri, ai tempi ancora analogici. Le sportive sarebbero state il mio target, lo si capiva già. Quei turisti stranieri, nell’immaginario di quel bambino di sei anni, erano degli eroi!!! Con i loro caschi da astronauti, le tute in pelle da Supereroi… Ecco, erano i miei supereroi! Pregavo mio papà di accompagnarmi in cima alla fila di auto in attesa di imbarcarsi per vedere le loro moto, e una volta lì davanti pensavo: “Quando sarò grande, lo farò anche io… da grande voglio fare il supereroe“.
Organizzazione dell’itinerario
Il primo pensiero per organizzare l’itinerario fu di scegliere il traghetto che dall’Italia ci avrebbe portato a Bastia, porto principale dell’isola francese, collegata alle città di Genova, Livorno e Savona per il centro nord, Civitavecchia e Napoli per il sud Italia. Partendo dalla provincia nord di Milano, la nostra scelta ricadde inevitabilmente su Genova, con traghetto in partenza un giovedì sera di metà giugno, per sbarcare in terra corsa la mattina presto di venerdì. Studiai a lungo l’itinerario migliore, con l’obiettivo di macinare chilometri godendosi le due ruote, necessità primaria per amanti della motocicletta, evitando però di limitare a pranzi e cene, sia i momenti per apprezzare i paesaggi dell’isola che la compagnia di un gruppo di simpatici amici svalvolati. E ovviamente, considerando la stagione di inizio estate, non doveva mancare un bagnetto a mare. Dopo aver scoperto le potenzialità di google map e identificato alcune strutture nelle quali pernottare, partorimmo questo itinerario, ambizioso e affascinante (se cliccate sulle località potrete vedere l’itinerario su google map).
- primo giorno: BASTIA – PIETRCORBARA – CAPE CORSE – NONZA – SAN FIORENZO – CALVI – PIANA – EVISA
- secondo giorno: EVISA – PORTICCIO – PROPRIANO – SARTENE – FIGARI – ZONZA – VIVARIO
- terzo giorno: CORTE – BASTIA
Nella scelta dell’itinerario decidemmo di tralasciare la costa est, paesaggisticamente meno entusiasmante rispetto alla frastagliata costa ovest e di dedicarci all’interno dell’isola, che riserva scenari verdi montuosi ricoperti di fitti boschi delle più svariate qualità di vegetazione in base all’altitudine. Ma ve ne parlerò meglio nei prossimi paragrafi. Inoltre il terzo ed ultimo giorno, decisamente più scarico di chilometri, considerava il traghetto di rientro in partenza da Bastia a mezzogiorno.

