Storia della bandiera greca

Oggi è il 27 ottobre e come ogni anno in Grecia si rende omaggio alla propria bandiera, è festa nazionale. Sventola su tutti i balconi ellenici, ma noi italiani conosciamo la storia della bandiera greca? E il suo significato? Scopriamolo insieme grazie all’aiuto dell’amico Marinos Pirlimbos.

La storia della bandiera greca

La bandiera greca, così come la conosciamo oggi, è stata istituita ufficialmente solo dopo 1974, cioè dopo la fine della  Dittatura dei Colonnelli . La sua origine però è molto più antica ed è legata a quella del 1822, scelta dopo la vittoria contro l’impero ottomano, avvenuta l’anno precedente.

Il significato

La bandiera greca, così come molte altre, è ricca di significato, più di quanti si potrebbe pensare. Significati che vanno ricercati sia nei colori che nei simboli: le righe e la croce.

I colori della bandiera greca sono due, il bianco e l’azzurro, anzi il ciano per essere precisi, e si alternano l’un l’altro. Il significato di questi colori è un po’ controverso. La tesi più accreditata li lega al mare. E alla spuma delle onde che si infrangono sulle coste. Bianco e azzurro però anche come il cielo e le nuvole.

Ma in Grecia la tradizione legata a questi colori è molto lunga. Pensate che erano gli stessi colori che utilizzava Achille sul suo scudo, quelli della dea Atena e anche delle bandiere di Alessandro Magno.

D’altra parte quando pensiamo alla Grecia sono proprio questi i colori che vengono in mente. Non solo per la bandiere, ma soprattutto per i paesaggi delle Cicladi, con le case bianche e i tetti azzurri, ma questa è un’altra storia e non c’entra con la bandiera.

I simboli della bandiera greca

Nove strisce. Le strisce della bandiera greca sono 9 di uguali dimensioni e simboleggiano le sillabe contenute nella frase Έλευθερία ή Θάνατος (Eleftheria i Thanatos) ovvero “libertà o morte”. Per altri invece il nove si riferisce al numero delle lettere della sola parola Έλευθερία (Libertà). In entrambi i casi il richiamo va alla Rivoluzione Ellenica del 1821 che portò alla fine della dominazione turco/ottomana, a cui la Grecia fu sottoposta per 400 anni.

E una croce. Completa la bandiera una croce greca. I colori sono gli stessi della bandiera: una croce bianca racchiusa in un rettangolo su sfondo azzurro, posta sulla sinistra. Questo elemento è sia un omaggio alla chiesa Greca Ortodossa, alla quale la popolazione greca è molto devota, che un riconoscimento del ruolo avuto dalla stessa durante la dominazione ottomana nel conservare la lingua e la cultura greca e con essa l’identità nazionale. Un ruolo che fu affidato alle κρυφά σχολεία, le “scuole nascoste” grazie alle quali la chiesa offriva l’istruzione alla popolazione.

Su gentile concessione dell’amico Marinos Pirlimbos.

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