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Quell’inspiegabile che seduce: Tilos

Tilos è come una donna che ti colpisce ma non capisci perchè, è puro fascino.

E diciamolo: non è spudoratamente trendy come Mykonos, non è sfacciatamente bella come Santorini, non ha le spiagge bianche di Zante, ma Tilos è il fascino discreto dell’indefinito, è la natura brulla e senza fronzoli nella sua essenza più pura.
E’ il trascorrere lento e quasi immobile del tempo, è il nonnetto che dopo un anno ti riconosce e ti viene incontro a braccia aperte.

Arrivarci non è immediato ma neanche impossibile: un volo per Rodi e due ore di catamarano, quando passa, se passa… e se avete pazienza e voglia di aspettare.
Ma se le avete, la vostra attesa sarà ripagata dal lusso sfrenato di una spiaggia semi deserta anche a ferragosto e completamente deserta a settembre e ottobre.
Al vostro sbarco al porto troverete praticamente tutta l’isola ad accogliervi, per la semplice curiosità di sapere chi arriva.

Non vorranno vendervi nessun servizio, niente trasferimenti, nessuna escursione, niente studios, niente affittacamere a prezzi stracciati.

Perché Tilos é pigra, é lenta e vuole che tu lo sia con lei. 

Vuole che tu abbia il tempo di scoprirla piano mentre ti stai acclimatando al suo caldo torrido da toglierti il respiro, al frinire costante delle cicale di sottofondo, al silenzio della controra e all’assenza di rumore.  Pochi motorini, pochissime macchine, un solo bus, un benzinaio aperto quando decide lui perché dopo le 11 fa caldo, fino alle 17 non si respira, dopo dipende.
I primi giorni é un’isola ostica, ma piano piano non potrai fare a meno di assecondare il suo ritmo lento, il suo tempo che non passa mai ma che all’improvviso è già sera, la sua essenzialità priva di fronzoli e di inutili orpelli. 

Luci della sera di Tilos, Dodecaneso

Dopo qualche giorno ti accorgerai che quello che non c’è è esattamente quello di cui non hai bisogno. E se hai bisogno di qualcosa basta chiedere ad un vecchietto del posto in piazza, se lui non potrà ti accompagnerà a casa di qualcuno che ti aiuterà.

Tilos é un atto di fede. Abbi fiducia, qualcuno arriverà, qualcosa accadrà anche quando sembra che nulla si muova e nulla accada.
Accade semplicemente che dopo qualche giorno quella natura brulla e assolata ti riempirà l’anima e ti riscalderà il cuore come una donna che ti colpisce ma non riesci a capire perché: è puro fascino, è uno stato d’animo che piano piano ti entra nella pelle e non ti lascia più.

Perché alla fine è facile innamorarsi del bello, ma è difficile liberarsi di quello che inspiegabilmente seduce. 

Vuoi sapere qualche info su Tilos? Come raggiungerla, dove alloggiare e come muoversi? Leggi allora questo articolo: Come arrivare a Tilos dall’Italia e tante altre info

Questo racconto fa parte di una raccolta di altri 23 racconti “spettinati”, le mie avventure di viaggio in giro per il mondo. Lo trovate su Amazon Kindle, ecco un’anteprima.

25 risposte su “Quell’inspiegabile che seduce: Tilos”

Chicca,
È proprio vero quando scrivi “perché Tilos é pigra, é lenta e vuole che tu lo sia con lei”!!! Anche se per pochi giorni, la sua bellezza mi ha colpito e la sua rilassatezza mi ha rapito!!!! Pochi giorni ma benefici per gli occhi e per la mente!!!! Senza dimenticare la fantastica compagnia e l’ottima organizzazione del viaggio. Grazie

Chicca che dire,leggendoti mi verrebbe voglia di visitare anche i bagni dell autogrill. C è energia, carica, voglia d avventura e di scoperta, curiosità…arriva tutta la magia dei posti che descrivi…toccherà partite per questa isola americana sconosciuta

Chicca confermo pubblicamente che sei brava,trasmettere l’entusiasmo e l’esperienza è cosa grande.
Ci vuole arte e piacere della condivisione,apprezzo oltremodo quello che si evince,una grande empatia col prossimo e con i luoghi.
Brava e continua….che noi si aspetta.

Chicca sei un artista. Trasmetti l’essenza dei sentimenti e delle sensazioni. Fai viaggiare la mente tanto da illuderci di essere la, in attesa di andarci con tutto il resto. Cosa che faremo di certo ora. Sien jou binnekort, soen.

Tilos….la.prima e unica isola greca visitata… per ora… un posto inaspettato….dove ho capito che non serve aspettarti qualcosa… Tilos ha tutto quello che ti serve….. mi ha rapito il cuore …. lenta,assonnata, stanca e distratta….l’isola senza tempo dove il cuore ha ritrovato il suo ritmo naturale…. e dove tornerò…. per riprendermi il cuore.
Grazie Chicca!

Complimenti che bella descrizione! Noi che abbiamo lasciato il cuore a Tilos siamo un poco spaventati che la pubblicizzi!😉
A Tilos bisogna entrare in punta di piedi, annusare i profumi profondi della montagna, guardare estasiati le capre che scendono dalla montagna verso le sorgenti di acqua dolce nelle calette lontane dal turismo di massa.
Per andare a Tilos si deve assolutamente imparare il greco per parlare e bere outzo con i vecchietti del paese e magari festeggiare e brindare con loro, tra i ruderi del vecchio paese, a tutti i migranti che quell’isola con sofferenza hanno abbandonato.
Quando si cammina in mezzo agli uliveti e si accarezzano i muretti a secco abilmente costruiti con sudore prosciugato, si ha la sensazione che Itaca non sia tanto lontana, ma che Itaca l’hai già trovata!

Bellissima descrizione, Tilos è proprio così … un insieme di emozioni che Chicca ha descritto benissimo. Un posto dove lasciarci il cuore , un posto difficile da raggiungere ma, una volta arrivati, difficile da abbandonare !

Quale migliore esordio su questa rubrica. Il fascino di Tilos è arrivato in tutta la sua pienezza e immediatezza! Molto bello l’articolo e suggestiva la descrizione dell’isola, ma più di tutto magnifica la descrizione dell’atmosfera. Complimenti all’autrice .

Una descrizione ben dettagliata e azzeccatissima, per l’isola di Tilos , questo articolo mi ha fatto rivivere quella dolce lentezza dell’isola , dove veramente sembra che le giornate possano scorrere lente , ma che in realtà arrivi in un secondo ad ammirare tramonti indimenticabili . Grazie Chicca …

Descrizione che arriva dritta al cuore, cara chicca, con lo stile evocativo che distingue la tua penna 😊 Tilos è così. È così la ricordo ormai dal 2007, quando l’ho visitata a fine giugno. Immergersi nelle sue acque fredde e cristalline nel tardo pomeriggio dopo un giorno di viaggio, vicino agli ulivi, in amicizia, è un’istantanea tra le più belle che conservo nella mia memoria. Molto vicina all’idea di felicità.

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