Poco greca nel senso “canonico” del termine, quest’isola del golfo saronico vi affascinerà.
Spetses mi ha accolto così, anzi mi ha letteralmente raccolto, dopo tre ore e passa di auto da Kalamata e 20 minuti di traghetto da Kosta con mare forza incubo, in un bar super chic che nulla ha dei bar dei porti greci a cui siamo abituati. Niente loschi personaggi, niente zaini poggiati sul molo, niente tavoli da sparecchiare e bottiglie di Alfa mezze vuote . Insomma Spetses mi ha accolto con un’ eleganza discreta, lineare e inaspettata che, diciamolo, non è propriamente la mia.


L’apparenza discreta di Spetses
Ma sono appena arrivata, sarei stupida a farmi fuorviare dall’apparenza iniziale di una isola molto greca o molto poco greca allo stesso tempo.
Spetses è verdeggiante, lussureggiante direi. Esteticamente bella. Non tipica e sfacciata come le Cicladi, né brulla come il Dodecanneso, ma di una bellezza mediterranea e discreta, così mitteleuropea che quasi ti mette soggezione.
Spetses, la Grecia che non delude mai
L’anno pandemico particolare e il mese di settembre sempre un po’ fuori dalle folle contribuiscono a farne un’ isola silenziosa, un po’ ovattata, grazie anche all’assenza di auto se non pochi taxi, e al rumore un po’ old style delle carrozze trainate da cavalli.
Spetses ama il bello, negozi super chic, gioiellerie, abbigliamento ricercato, occhi greci da collezionare.
Superato il primo impatto, Spetses si rivela lenta e da scoprire piano piano come tutte le isole greche. Motorino alla mano e via tra piccole strade, palazzetti e panorami mozzafiato. Colori che vanno dal blu intenso al verde smeraldo, ma in questo la Grecia raramente delude, anzi. Spiagge con acque trasparenti e invitanti, piccoli bar dove gustare un caffè lento, anche in questo la Grecia non tradisce: da nord a sud il caffè è sacro.
Spiagge selvagge come Ligoneri, a mio avviso la più suggestiva dell’isola.
Bella come poche, incastonata i tra le rocce e i pini. Dall’alto mentre scendi ne intravedi la bellezza ma pian piano il blu si fa largo tra i pini ed è la bellezza di un’acqua trasparente e limpida da invitarti a tuffartici subito. Un po’ dalla chicchettosa Spetses non te lo aspetti, ma mai fermarsi alla prima impressione la sorpresa è dietro l’angolo, e questo Spetses ce lo urla a gran voce. Vai oltre, non fermarti all’apparenza, spesso il bello rivela un bello nascosto ancora più bello di quello che appare subito.





Non fermatevi alle apparenze
Spetses è decisamente un’ isola fuori dai canoni, ammesso che ci siano dei canoni per classificare la Grecia e la bellezza in genere.
Niente musica greca in radio, spiagge ben attrezzate, qualche albergo di lusso.
Nel mio caso è semplicemente una Grecia diversa da quello che avevo visto fino ad ora e da quello che mi ha fatto perdere la testa. E non è meglio o peggio, e non è più o meno vera perché ha un negozio più chic o un bar più bello. È semplicemente diversa e già solo per questo merita di essere vista.
Questo racconto fa parte della raccolta “Diario di Viaggio” che ho recentemente pubblicato in formato e-book. Se vuoi scaricarlo, clicca sul link qui sotto.