Samotracia, un’isola di sogni e magia

Ogni isola, ma più in generale, ogni luogo che ci capita di visitare, è indissolubilmente legato alle emozioni e contingenze che ci troviamo a vivere in quel preciso momento.

E così succede che alcuni luoghi, ancor prima che per la caratteristiche che incontrano più o meno i nostri canoni di bellezza soggettiva, diventano improvvisamente straordinari.

Uno di questi luoghi è per me l’isola di Samotracia, un luogo di rara e particolare bellezza, in cui sono stata smisuratamente felice.

Samotracia è onirica, surreale, come fosse fuori dal tempo e dallo spazio.

Coniuga in sè il concetto di Grecia autentica, selvaggia, di mare, di montagna, di spensieratezza.

Passeggiando per questo luogo magico vi capiterà di imbattervi in ragazzi provenienti da tutta Europa che vagano e arrampicano solitari per i suoi boschi, alla ricerca dei laghi e delle cascate di acqua dolce gelida che sgorgano dal monte Saos oppure delle numerose piscinette termali di acqua calda sulfurea in cui fare il bagno, rigorosamente nudi, sotto le stelle… la via lattea che si può ammirare da lì, non ve la racconto: dovete assolutamente vederla coi vostri occhi!

A Samotracia incontrerete capre ovunque… beh, non certo una novità per la Grecia, ma il simbolo di quest’isola è proprio la capra, nonché il suo piatto tipico, cucinata divinamente in ogni modo possibile.

A Samotracia vi capiterà di ammirare tramonti splendidi in piena solitudine, di percepire tutta l’energia del respiro della grande madre, al Santuario dei grandi Dei, teatro dei culti misterici.

Sconosciuta al turismo di massa, ostica da raggiungere, se la vuoi conoscere, te la devi proprio conquistare, ma sono certa che Samotracia saprà ripagarvi con sogni e magia.

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