Amorgos, montagne sospese su Le Grand Bleu

Un’isola genuina della Grecia, fatta di rocce, sole, vento e tanto blu. Vi racconto la mia esperienza e le spiagge da non perdervi


Ho visitato diversi continenti e paesi, ognuno con le proprie peculiarità e tradizioni, ma solo in Grecia mi sono sentito come se fossi a casa. In particolare ad Amorgos, una delle migliaia di isole del Mar Egeo, una delle piccole Cicladi, la mia preferita.
Ogni isola greca che ho visitato ha lasciato nel mio cuore un po’ di sé… dalla “super instagrammata” Santorini alla nascosta e timida Schinussa, dalla lontana e selvaggia Astypalea alla “caraibica” Koufonisia, passando per l’interminabile e sorprendente Milos.

Ma Amorgos è stato come il primo amore, quello che non si scorda mai, e che quando lo incontri ancora dopo diversi anni ti sembra sia rimasto lì ad aspettarti, come se non vi foste mai lasciati.

L’ arrivo ad Amorgos

Ci andai la prima volta nel 2008, ricordo ancora l’interminabile viaggio. Prima il volo per Atene, dove mi fermai una notte perché la possibilità di coincidenza con il traghetto ai tempi era molto limitata; ottima scusa per ammirare l’Acropoli illuminata dalla terrazza dell’hotel. Il giorno dopo presi il traghetto standard Blue Star Ferries, che dopo molte fermate in diverse isole e nove ore di viaggio senza cabina arrivò ad Amorgos, una delle ultime fermate, se non l’ultima!

All’arrivo eravamo rimasti pochi passeggeri, tanto che mi dissi, non senza una certa preoccupazione: “ma avrò fatto bene a scegliere Amorgos?” Ero stremato, era sera tardi, e lì per lì, senza la luce del giorno, non mi resi conto in che paradiso fossi sbarcato.

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La mattina dopo, uscito dal mio studios, mi inoltrai lungo le stradine di pietra della Chora in cerca di una colazione. Mi colpì che nonostante fosse pieno agosto tra le vie del paese regnasse un pacifico silenzio, il sole abbagliante si rifletteva sul bianco candido delle casette, tuttavia il caldo era mitigato da un piacevole venticello.

Girovagando per la Chora arrivai casualmente ai suoi margini, la via terminava in uno spiazzo dove si trovavano unicamente due panchine in legno e quattro alberi dal fusto robusto ma cresciuto ricurvo a causa del vento. Alzando lo sguardo oltre le panchine, il panorama unico che mi si aprì davanti mi lasciò a bocca aperta… Le Grand Blue, mi dava il benvenuto ad Amorgos!

Sospesa nel blu dell’ Egeo

I tredici giorni successivi furono un susseguirsi di scoperte. La caratteristica più sorprendente di Amorgos è quella di assomigliare ad una piccola catena montuosa “a mollo” nell’Egeo. Percorrendo la strada che congiunge i suoi estremi più lontani, la sensazione principale è quella di trovarsi sospesi in volo, l’orizzonte è predominato dal blu assoluto del mare visto dall’alto, quasi come in una veduta aerea. Il punto più alto di Amorgos, il monte Krikelo, misura oltre 800 mt, ma anche il resto dell’isola per tutta la sua lunghezza di circa 33 chilometri e di massimo 6 chilometri di larghezza, si sviluppa in altezza.

Capite bene che non è stato semplice cercare di scoprire ogni suo angolo nascosto, e forse proprio per questo, oltre alla sua oggettiva bellezza, è l’unica che mi ha stregato fin dal primo giorno.

Riguardando le foto, posso ancora percepire la sensazione di appagamento provata all’ultimo dei tanti scalini per raggiungere il Monastero di Panagia Hozoviotissa. È difficile pensare a come l’uomo abbia potuto oltre mille anni fa costruire un’opera simile; letteralmente “aggrappato” alla parete rocciosa a strapiombo sul mare a 300 mt di altezza, il Monastero è diventato parte integrante dell’ambiente di Amorgos.


Le spiagge di Amorgos

Se chiudo gli occhi, ancora mi emoziona ricordare il mare di Amorgos, il famoso “Le Grand Bleu” di Luc Besson del 1988, un foglio blu sul quale il vento disegnava riccioli di schiuma. Sono poche le spiagge di sabbia, e principalmente adiacenti ai centri di Katapola e Aegiali, ad eccezione della spiaggia di Kalotaritissa, che dista una ventina di chilometri da Chora.

Ma senza togliere alcunché della loro bellezza, non sono le mie predilette. Volete conoscere le mie preferite? Ecco qual è il mio personalissimo podio delle spiagge più belle di Amorgos.

Agios Anna

Sul gradino più basso del podio si posiziona la spiaggia di Agios Anna e la sua bianca piccola Cappella a sorvegliarla. Ai piedi di una parete rocciosa, Agios Anna è una spiaggia di sassolini dalle acque trasparenti, raccolta, per pochi intimi, nascosta quanto serve tra le rocce per mantenere la sua timidezza. Ricordo ancora quanti tuffi feci dai suoi scogli; la voglia di rituffarsi in quel mare blu un’altra volta ancora, annullava la fatica di risalire la parete dopo ogni tuffo.

  • Agio Anna, Amorgos, Grecia
  • Amorgos, Grecia

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Agios Pavlos

La seconda posizione la devo ad Agios Pavlos, non solo per la sua peculiarità di essere una virgola di tondi sassi bianchi che si tuffa nel mare, come a voler toccare senza riuscirci l’isola disabitata di Nikouria che le sorge di fronte. Credo di avere visto più verdi e azzurri nei suoi pochi metri di spiaggia ciottolosa che in tutta la mia vita ad oggi. Lei è base di partenza per raggiungere l’isoletta disabitata di Nikouria, a nuoto (se avete buone braccia e polmoni) o via caicco con pochi spiccioli. Purtroppo negli ultimi anni hanno costruito un piccolo resort con piscina proprio adiacente alla spiaggia… non che sia contrario allo sviluppo del turismo, ma secondo me, il concetto di resort non va d’accordissimo con Amorgos.

  • Agios Pavlos, Amorgos, Grecia
  • Spiaggia di Agios Pavlos, Amorgos, Grecia

Mouros

La baia di Mouros detiene per me lo scettro di spiaggia più affascinante dell’isola. Poco frequentata, è una spiaggia di ciottoli levigati dal mare, delimitata su un lato da un’imponente parete rocciosa, quasi volesse proteggerla. Quello che più mi ha colpito di Mouros sono le sfumature di colore che il mare restituisce incontrando il sole, oltre alla ripida e impervia discesa che dalla strada è necessario percorrere per raggiungerla. Se vi piace lo snorkling o le immersioni questa è la baia che fa per voi, lungo la scogliera che vedete in foto e che costeggia la spiaggia la fauna acquatica è sorprendente.

  • Amorgos, Grecia
  • La baia di Mourou ad Amorgos, Grecia

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Concludendo

Come avrete capito l’isola di Amorgos ha rapito una parte del mio cuore, e in queste righe ho cercato di raccontarvela emotivamente, senza risparmiare qualche informazione preziosa. Tanto ancora potrei scrivere di lei, e in futuro lo farò con altri articoli. Se nel frattempo volete informazioni utili per poterla visitare e rischiare di farvi rapire anche voi, potete iscrivetevi alla community Facebook che ho creato degli amanti della Grecia, nel banner sotto. Vi ricordo sempre, per le informazioni e le ultime novità turistiche, di visitare la pagina la pagina ufficiale dell’ E.O.T. Ente Nazionale per il Turismo Ellenico.

E se vi è piaciuto il mio racconto non dimenticate di lasciare un like o di condividerlo coi vostri amici sui social.
Buon viaggio!!!

4 Thoughts

  1. Amorgos è bellissima, aspra e genuina, o almeno così la ricordo.
    Mi piacerebbe rivederla adesso anche se ho paura che sia troppo cambiata dal 1989, quando ci arrivai sullo Skopelitis, che allora era poco più di un barcone. 😊

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